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Il sogno di un campione che scoprì il brivido della lentezza

Se si dovesse spiegare qual è il segreto del successo del gravel, si potrebbe raccontare questa storia.

C’era una volta un corridore fortissimo, due volte campione del mondo e campione olimpico su strada,  che durante la sua vita aveva percorso le strade attorno a casa sua centinaia, migliaia di volte.

In due decenni di allenamenti aveva imparato a conoscere ogni curva, ogni rettilineo, ogni discesa e ogni salita nel raggio di cento chilometri. 

Almeno, per quanto riguarda le strade d’asfalto.

Tre anni fa, complice la pandemia che limitava gli spostamenti, questo corridore, ormai ex corridore, iniziò ad esplorare un altro mondo, poco visibile ma che era sempre stato lì a portata di mano, nascosto dai boschi di querce delle colline metallifere, tra il Chianti e la Costa degli Etruschi.

Gli si aprì d'improvviso un universo parallelo, fatto non più di traffico, clacson, incroci pericolosi e agonismo esasperato, ma composto da sentieri, silenzio, torrenti da guadare, strade bianche (o grigie) su cui pedalare per il solo gusto di farlo.

Sembrò subito, al campione della nostra storia, di essere tornato come per magia all’essenza della bicicletta, alle origini del ciclismo, quando le due ruote erano qualcosa di semplice: un nuovo, fantastico gioco che permetteva di esplorare orizzonti più ampi.

Si rese anche conto che quelle strade di ghiaia, anziché rallentarlo, lo spingevano verso una sorta di ritrovata felicità - un sentimento fatto di comunione con la natura, di pedalate come meditazione, come viaggio, come riscoperta di sé stessi.

Scoprì che quel modo di andare in bicicletta, fuori dalle strade battute, gli aveva fatto il regalo più bello che si potesse desiderare: un paio di occhi nuovi, per guardare casa propria come fosse la prima volta.

Il protagonista della nostra storia, come avrete capito, è Paolo Bettini.
E quella che avete appena letto è molto più che una storia vera: è il suo sogno.
Un sogno che si avvererà il prossimo 23 settembre e a cui tutti potranno partecipare. 

Un sogno che si chiama “GeoGravel Tuscany". 

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