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Le dieci cose da fare e da vedere nel cuore caldo della Toscana (e dintorni)

Spiagge cristalline, borghi medievali, musei unici e riserve naturali: la GeoGravel vi porta a scoprire 10 luoghi magici nel cuore caldo della Toscana

La GeoGravel Tuscany non è soltanto un evento gravel, è anche un’occasione per scoprire un territorio meraviglioso ricco di storia e tradizioni, un territorio che va dal mare all’entroterra e che racchiude borghi medievali, spiagge bianche e acque cristalline, ma anche straordinari musei e luoghi nascosti il cui nome si perde nella leggenda.

Abbiamo stilato una lista dei 10 luoghi imperdibili nei dintorni di Pomarance, da visitare magari in occasione della GeoGravel Tuscany.

  1. Il viale dei cipressi di Bolgheri 

Il viale dei Cipressi è una strada nel comune di Castagneto Carducci, nel cuore della Maremma livornese.

È lunga quasi cinque chilometri e collega l'oratorio di San Guido, che sorge lungo la via Aurelia, allo scenografico centro storico di Bolgheri, dominato dalla mole del castello. 

Il viale si presenta come un lunghissimo rettilineo, chiuso ed ombreggiato su entrambe le sponde laterali da una fila di fittissimi cipressi secolari, che taglia in due la campagna maremmana, ricchissima in questa zona di viti ed ulivi.

Le sue origini risalgono sostanzialmente al XIX secolo, quando fu ricostruita la via Imperii (attuale via Aurelia), con la realizzazione di una serie di vie ad essa perpendicolari; nell'occasione, la strada per Bolgheri fu lentamente impreziosita dal duplice filare di cipressi.

Il viale, costituito attualmente da circa 2400 cipressi, assunse l'aspetto attuale tra l'Ottocento e i primi anni venti del Novecento, mentre fu asfaltato solo nel 1954.

Il luogo è stato reso celebre da Giosuè Carducci, che per molti anni visse proprio in questa zona, nel famoso componimento poetico intitolato Davanti San Guido. Proprio per commemorare Carducci, nel 1908 Giuseppe Della Gherardesca fece innalzare un piccolo obelisco all'inizio del viale, nei pressi dell'oratorio di San Guido.

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2. Costa degli Etruschi, Bibbona e Casale Marittimo, Carducci
La Costa degli Etruschi si sviluppa in provincia di Livorno, ed è così denominata per le numerose necropoli etrusche presenti principalmente tra il Golfo di Baratti e Populonia, che in origine era l'unica città etrusca sorta lungo la fascia costiera; la denominazione si è estesa successivamente all'intero litorale della provincia di Livorno, in gran parte corrispondente alla Maremma livornese (l'antica Maremma pisana). Di questo territorio straordinario, adagiato tra mare e colline fanno parte piccoli borghi medievali perfettamente conservati che vale assolutamente la pena visitare, come Castagneto Carducci, Bibbona e Casale Marittimo.

3. Parco delle Biancane
Il parco naturalistico delle Biancane è un'area naturale nei pressi del centro di Monterotondo Marittimo (GR) in cui si possono ammirare le caratteristiche "biancane", che rappresentano uno dei tanti siti in cui la geotermia caratterizza fortemente il paesaggio al confine fra le province di Pisa e Grosseto. 

Vi si ritrovano infatti diverse tipologie di manifestazioni geotermiche come soffioni, fuoriuscite di vapore dal terreno, putizze e fumarole.

Il cuore del territorio geotermico.

4. Pomarance

Pomarance è il centro della GeoGravel Tuscany, sede di arrivo e partenza delle 4 ride e del GeoFestival. 

Chiamato Ripomarancia fino al XIV secolo e quindi Ripomarance e poi finalmente Pomarance, questo borgo della Val di Cecina è stato a lungo conteso fra i vescovi e il comune di Volterra; negli ultimi decenni è andato incontro a una serie di cambiamenti che hanno trasformato l’antico borgo medievale in una moderna cittadina.

Pomarance si trova al centro della “Valle del Diavolo”, fortemente caratterizzata dai soffioni boraciferi presenti in questa zona che ne fanno non a caso la capitale mondiale della geotermia. 

Uno scenario quasi lunare ed estremamente suggestivo che non lasciò indifferente neanche Dante a cui, si dice, ispirò alcuni paesaggi del suo “Inferno”.

5. Masso delle fanciulle 

Il “mare” della Val di Cecina.

In questa località - lungo un tratto del fiume Cecina, tra il Comune di Pomarance e quello di Volterra - il fiume offre una sorta di piscina naturale con tante piccole cascate alte circa due metri; un vero paradiso con numerose spiaggette e il laghetto incastonato tra i due faraglioni di pietra: questo è il Masso delle Fanciulle.

Il nome deriva da un’antica leggenda: tre ragazze, preda delle eccessive morbose attenzioni di un signorotto locale, cercarono rifugio proprio fra questi alberi e quando videro il masso, pensarono di buttarsi in acqua per salvarsi, mentre purtroppo morirono affogate.

Il Masso delle Fanciulle fa quindi parte di un'area naturale che da secoli è meta ambita, prima dagli abitanti vicini e poi dai turisti: è un luogo incantato e pittoresco che vanta un bellissimo paesaggio.

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6. Museo della geotermia

A Larderello è possibile visitare il “Museo della Geotermia”, fondato alla fine degli anni cinquanta, si trova al piano terra del Palazzo de' Larderel, recentemente ristrutturato.

Il Museo racconta la storia dell’energia grazie a un percorso interattivo e multimediale che consente ai visitatori di conoscere l’evoluzione di questa risorsa naturale e le tecniche industriali utilizzate per sfruttarla. La visita prevede il percorso delle sale del museo, la sala dei plastici e il lagone coperto

È un museo fortemente multimediale particolarmente adatto per comprendere il fenomeno geotermico ed i suoi sviluppi industriali e che costituisce una buona introduzione alla visita di questo territorio.

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7. I borghi di Montecastelli Pisano e La Leccia
Decisamente ben conservato e gradevole il Borgo di Montecastelli, in posizione panoramica sulla campagna circostante.

La struttura urbana a cerchi concentrici intorno alla sommità del colle, le strette stradine, i vicoli angusti, i passaggi coperti e le case in pietra testimoniano ancora con fedeltà l'aspetto medievale del borgo.

Di particolare rilievo, all’interno del Borgo, la Pieve romanica intitolata ai santi Filippo e Giacomo e l’imponente torre dei Pannocchieschi che domina l’abitato; in prossimità di Montecastelli, a pochi metri dalla strada provinciale, merita attenzione la tomba etrusca della “Buca delle Fate” risalente al VIII sec. a.C..

Il borgo di La Leccia è un piccolissimo borgo di origine medievale, posto nella Val di Cornia, sulla strada che collega Sasso Pisano a Larderello e sorge ai margini di antichi boschi di sughere e di lecci da cui ha ereditato il nome.

La Leccia sorge nel sito in cui, durante il medioevo, si trovava un castello la cui prima notizia risale al 1028 e di cui rimangono solo pochi resti murari della cinta e di alcuni edifici.

Dalla strada che collega Sasso e Leccia è possibile accedere agli scavi delle Antiche Terme del Bagnone: un vasto complesso termale etrusco-romano attivo dal III sec. a.C. fino all’epoca tardo imperiale, che testimonierebbe lo sfruttamento, fin dall’antichità delle risorse geotermiche locali.

8. Rocca Sillana
Fra i tanti monumenti e centri abitati che occupano le sommità delle colline della Val di Cecina il castello di Rocca Sillana, in comune di Pomarance, è uno dei più significativi ed era uno dei maggiori insediamenti della zona, aperto al pubblico da pochi anni. 

La Rocca sorge isolata su un’altura impervia, ma si tratta di un sito ricco di storia, che fu densamente abitato durante il medioevo e che controllava un territorio molto vasto. Secondo la tradizione il nome di questo castello deriva da quello del generale romano Silla che assediò Volterra nell‘80 a. C. In realtà il nome di Rocca Sillana è piuttosto recente, essendo nota fino alla metà del Settecento con il nome di castello o rocca di Sillano, termine che è testimoniato per la prima volta in un documento del 945.

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9. Lavatoi di Sasso Pisano
Sasso Pisano è una frazione del comune di Castelnuovo Val di Cecina, in provincia di Pisa, ricca di manifestazioni geotermiche naturali come “putizze” e fumacchi di vapore spontaneo, che escono dal terreno diffondendo nell’aria il caratteristico odore di zolfo.

Le molte sorgenti di acqua termale nei pressi del piccolo borgo di Sasso Pisano alimentano anche un vecchio lavatoio, recentemente restaurato, che si trova oltre il cimitero, lungo un sentiero che scende per quasi 30 metri, alimentato da acqua calda a 36° C lievemente mineralizzata.

Il luogo ideale per regalarsi un bagno caldo e rilassante nel verde della natura. 

10. Populonia e Golfo di Baratti
Il Golfo di Baratti è un piccolo scorcio di natura incontaminata tra il Mar Tirreno e il Mar Ligure, a pochi passi da Piombino, sul tratto litorale toscano che da Livorno prosegue verso Grosseto. 

La splendida spiaggia, che si cala dolcemente nelle acque del golfo, è salvaguardata alle sue spalle da una folta pineta, e il mare è tra i più limpidi d’Italia.

Ma il Golfo di Baratti ha anche un importantissimo valore storico.

Al suo interno è infatti presente il “Parco archeologico di Baratti e Populonia”,  che custodisce la necropoli di Populonia, uno dei monumenti più importanti di tutta la Civiltà etrusca.